“Giuro che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: di mettere sempre le persone al primo posto, rispettando quest’arte come mio padre e di supportare i miei clienti nel momento del bisogno.

Eserciterò quest’arte senza tentennamenti e con passione, rendendo partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei clienti, legato a loro da un contratto e vincolato dal presente giuramento.

Regolerò il tenore di vita per il bene dei miei clienti, secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa.

Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte.

Su ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita dei miei clienti, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendolo un segreto professionale.

E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato dagli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro”.